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Giuseppe Franchini, nato a Quaderni di Villafranca in provincia di Verona, dopo il servizio militare nel Corpo di Sanità, fu richiamato alle armi nel 1940, inviato sul fronte albanese nel 1941 e fatto prigioniero in Grecia nel 1943 dai tedeschi. Dal diario scritto nei lager su carta "trafugata", l'autore ha rielaborato questa memoria, nella quale ripercorre le tappe della disfatta militare italiana: dalle sanguinose ed inefficaci operazioni contro i greci, alla resa alle truppe germaniche; dall'umiliazione della vita del prigioniero nei campi di internamento nelle brughiere della Sassonia, fino al ritorno in Italia, a guerra finita, tra città rase al suolo e popolazioni smarrite.